About me

Questo spazio nasce con l'intenzione di condividere due mie grandi passioni: leggere e scrivere.
Qui troverete le recensioni dei libri che il destino mette sul mio cammino, quelli che scelgo per istinto in libreria o che mi sono stati consigliati.
Che siano classici o novità non ha importanza, l'importante è mantenere vivo l'amore per la lettura.
In più ogni tanto troverete le mie annotazioni, il mio punto di vista su ciò che mi circonda, ciò che coglie il mio sguardo sul mondo, come fosse un piccolo diario.
Il mio nome è Anna e vi do il benvenuto nel mio grande mondo!

Anna Crisci è nata a Firenze nel 1967, dove vive tuttora.
Autrice di commedie teatrali, scrive recensioni e
consigli di lettura sul sito Firenze Formato Famiglia e gestisce questo blog che è anche pagina Facebook dove tratta,
tra l'altro, di libri e spettacoli teatrali. Con il gruppo
ConsapevolMente si occupa di organizzare eventi per promuovere la figura femminile e la difesa della donna.
Nel 2017 ha partecipato con due
racconti all'antologia tutta al femminile “Squilibri”, edita
dalla Porto Seguro e ha pubblicato il suo primo romanzo "La lista di Clelia" anch'esso edito da Porto Seguro.



giovedì 26 luglio 2018

"Pasta fatta in casa. Infinite possibilità" di Giulietta Casadei - ed. Porto Seguro

A prima vista può sembrare un libro di ricette, ma non lo è.
Può anche sembrare, una volta che lo si comincia a leggere, un romanzo rosa, ma non lo è.
È questo sembrare qualcosa e poi scoprire che è qualcos'altro che, forse, rende il libro di Giulietta Casadei una scoperta fino alla fine, quando l'autrice ribalta tutte le carte in tavola, lasciando il lettore in silenzio con se stesso a pensare.
Nella vita ci sono infinite possibilità, come ci suggerisce fin dall'inizio il sotto titolo, così com'è vero che "niente è come sembra" come dice ad un certo punto la stravagante zia Agata alla nipote.
La protagonista è Teresa, una donna che a quarant'anni cerca di riscoprire la vita, liberandosi delle zavorre che si è costruita via via negli anni.
Intorno a lei ruotano diversi personaggi con le loro vite e con il significato che queste hanno per Teresa.
La scrittura di Giulietta Casadei, fine e attenta ai dettagli, disegna con attenzione ogni immagine mostrandoci fino alla fine che la vita dona infinite possibilità, ma voltata l'ultima pagina ci rende anche consapevoli che solo noi siamo gli unici a tirarne i fili.

mercoledì 18 luglio 2018

Questa calda estate 2018


L’estate è già iniziata, ve ne sarete accorti... 
Molti di voi sono già a crogiolarsi in pieno relax per godere del meritato riposo, altri invece stanno facendo il conto alla rovescia e mettendo a punto la lista delle cose da infilare in valigia.
Avete controllato bene? Siete sicuri di aver lasciato un posticino per un libro (o forse anche due chissà!)?
Casomai siate a corto di idee, ho deciso anche quest’anno di suggerirvi qualche lettura.
Prendete carta e penna e segnatevi quella che fa più al caso vostro.
Iniziamo dal calcio, non quello noto in chimica come metallo, ma lo sport.
Come? – direte voi – Ancora calcio? Sono appena finiti i mondiali e fra un mese ricomincia il campionato!
Uno dei libri che vi sto per consigliare è “George Best. L’immortale” di Duncan Hamilton ed. 66th and 2nd.


Adattissimo a chi del calcio proprio non può fare a meno, ma anche a chi ama le biografie.
George Best è stato un bravissimo giocatore e l’antesignano dei calciatori vip di oggi.
Una vita dissoluta, fatta di donne e alcol, insomma un romanzo in piena regola solo che è storia vera. Fidatevi…

Passiamo adesso a parlare di una vittoria al femminile tanto attesa. 



Dopo quindici anni il Premio Strega è stato finalmente assegnato a una donna. Helena Janeczek con il suo “La ragazza con la Leica” ed. Guanda, racconta la storia di un’altra donna, Gerda Taro, una grande fotografa che il mondo aveva un po’ dimenticato.

Per chi ama i racconti, vi suggerisco “Olive Kitteridge” di Elisabeth Strout ed. Fazi, la stessa autrice di “Mi chiamo Lucy Barton”. 


In questo caso si tratta di tanti racconti con un’unica protagonista: Olive, appunto, che con il suo sguardo attento racconta le vicende di una tranquilla cittadina americana.

Ultimo autore straniero della lista, Eduard Limonov, personaggio enigmatico e affascinate. Colto e dalla scrittura sciolta. Si è presentato all’ultimo Salone del Libro di Torino, oltre che con la guardia del corpo, con una storia autobiografica: “Zona industriale” ed Sandro Teti. 


Concorderete con me che un uomo che si è fatto dieci anni di carcere in Siberia, qualcosina d’interessante da raccontare lo deve pure avere…

Passando agli autori di casa nostra, vorrei proporvi piccole case editrici e almeno un caso di self publishing.
Per gli amanti del genere giallo, ci sono le indagini dell’ex geometra Vincenti, attualmente proprietario di un albergo nella provincia toscana e nato dalla penna di Maurizio Castellani.



La prima indagine di Vincenti è “La ventiquattrore. Delitto in albergo” ed. Kimerik, ma la serie si è già arricchita di ulteriori avventure.

Se invece avete voglia di scoprire una scrittura fine ed elegante come quella di Giulietta Casadei, vi propongo “Pasta fatta in casa” ed. Porto Seguro 


che non è un libro di ricette anche se ha tutti gli ingredienti per suggerirci, come dice il sotto titolo, che nella vita ci sono infinite possibilità.

In fine, “L’assonometria del caso” è l’ultima creatura di Chiara Miryam Novelli,



autrice poliedrica che ha già pubblicato con diverse case editrici e che questa volta ha provato con il self publishing. 
Un giallo psicologico che aiuta a riflettere sul senso del destino e sull’identità, in un gioco di specchi che riguarda il mondo interiore dei personaggi, ma anche ognuno di noi. Siamo davvero sicuri di essere unici?

Vi lascio con questi consigli di lettura, augurandovi delle vacanze che vi donino, perché no, anche il gusto piacevole del rientro.
Buone vacanza a tutti!

venerdì 23 febbraio 2018

"Da una storia vera" di Delphine De Vigan - Ed. Mondadori

Questo è stato il primo libro che ho letto di Delphine De Vigan e mi ha letteralmente conquistata.
Un libro geniale, con un finale altrettanto geniale.

La protagonista è l'autrice stessa che racconta un periodo della sua vita.
In preda a una crisi creativa, Delphine conosce L., una gostwriter dalla forte personalità che, con maestria e naturalezza, entra nella vita dell'autrice fino a risultare essenziale per la sua sopravvivenza. Tra loro si instaura un'amicizia che isolandosi da tutto il resto, diventerà sempre più esclusiva.

In tutto il romanzo il lettore vive un senso di vertigine, di abbandono all'inevitabile fatalità degli eventi, è attratto suo malgrado in un vortice dal quale è difficile uscire, le stesse emozioni che vive Delphine.

La De Vigan affronta temi importanti sia per lo scrittore che per il lettore.
Dove si inserisce il confine tra bugia e realtà? Quanto deve essere vera una bugia per risultare credibile?

"Principessina mia, ma è vera la bugia che racconti?"

"Write yourself, you will survive", scrivi di te stesso e ti salverai, è una delle tante frasi del libro che mi ha colpito, soprattutto come autrice.

Innumerevoli le citazioni letterarie e cinematografiche che fanno di questa storia un bocconcino sfizioso per i più esperti.
Il primo marzo uscirà nelle sale il film "Quel che non so di lei", tratto da questo romanzo, con la regia di Roman Polanski e potremo vedere quanto il noto regista sarà stato capace di mantenere il fascino del libro.

Consigliata vivamente la lettura fino alla straordinaria e insostituibile parola fine.

Delphine De Vigan, nata a Boulogne-Billancourt nel 1966, ha scritto anche "Gli effetti secondari dei sogni" (Prix des Libraires Francia 2008 e bestseller tradotto in più di venti lingue), "Niente si oppone alla notte" (vincitore di numerosi premi) e "Le ore sotterranee", in Italia tutti pubblicati da Mondadori.


giovedì 11 gennaio 2018

"Destini" di Francesca Magrini - La Signoria Editore


Quando si legge un libro, spesso lo si immagina come sarebbe nella sua trasposizione cinematografica. 
"Destini" di Francesca Magrini, è quel genere di libro da cui ne uscirebbe veramente un buon film.

Una storia che si legge tutta d'un fiato. Un meccanismo perfetto. 
I destini dei personaggi coinvolti, si incrociano con la precisione scandita dai rintocchi di un orologio esatto e inesorabile come solo la vita sa essere.

Nella notte che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno, le vite dei protagonisti, tutti sconosciuti fra loro, convergeranno verso il loro destino.

L'intento dell'autrice va ben oltre la storia raccontata e ne fa buon uso per farci riflettere su quanto ogni essere umano è legato agli altri, nonostante l'umanità si vada perdendo nell'auto isolamento.






giovedì 4 gennaio 2018

"Del mare soltanto l'eco" di Barbara Carraresi - Ed. Porto Seguro

Spesso la vita delle persone comuni nasconde un grande tesoro che merita di essere raccontato. 

Barbara Carraresi, l'autrice di questo libro, lo fa splendidamente facendoci così conoscere la storia di Peppa Luisa, una donna forte e orgogliosa, alla quale la vita non ha riservato scorciatoie.
La protagonista si racconta alla nipote, per aiutarla ad affrontare la vita e anche perché la sua storia non venga dimenticata.

La giovane Peppa Luisa lascia la sua amata Sardegna per realizzare i sogni di una giovinezza appena sbocciata, ma dovrà affrontare a testa alta e con il sorriso tutte le prove che il destino le metterà sul cammino.
Una storia che affronta il tema dell'immigrazione e che racconta una Sardegna che è molto di più del semplice luogo di vacanza che tutti conosciamo.
Fra nonna e nipote si crea così, durante la preparazione di un pranzo, un dialogo tra generazioni che ha i sapori e i profumi di una terra indimenticabile.




giovedì 21 dicembre 2017

"Vico quando torno ti porto un fiore" di Nicoletta Manetti - SoleOmbra edizioni


Nascoste tra le pubblicazioni della piccola editoria capita, se si guarda con attenzione, di trovare delle perle ed è proprio il caso del libro di cui vi parlo oggi.

Una storia famigliare, la nostra storia, che dal 1841 si snoda dalla provincia toscana, a Nizza, Parigi, Londra, per poi tornare giù a Venezia e Firenze.

Un periodo storico importante e travagliato.
Le due guerre, il fascismo, la fame, la liberazione, il boom fino ad arrivare ai giorni nostri.

La forza e l'orgoglio, l'ostinazione e i valori, ma sopratutto l'ostinazione di mantenere una promessa ed è quello che fa il protagonista della storia: Vico

La penna di Nicoletta Manetti è elegante e raffinata, dolce e commovente, leggera ma profonda.

Il passato è un tesoro da custodire con cura e l'autrice ne ha fatto dono al lettore, aprendo il suo scrigno dei ricordi e regalando un viaggio in un'epoca segnata da avvenimenti indelebili.

Un libro per tutti. Per chi ama la storia, le tradizioni e i racconti di tempi che non ci sono più, sperando che possa entrare nelle scuole perché i ragazzi facciano tesoro di ciò che è stato.

Ho chiuso il libro con la commozione negli occhi, lo farete anche voi.


Nicoletta Manetti è nata e vive a Firenze. Ha anche partecipato, con i suoi racconti, ad alcune antologie, tra le quali "Storie (sostantivo femminile plurale)" edito da Nardini