Ultimamente mi è saltata all'occhio la marea di test che sta imperversando sui social, del tenore seguente:
- Quale eroina della letteratura sei?
- Quanto ti intendi di moda?
ma sopratutto il mio preferito in assoluto: Sei una brava moglie?
Iniziamo da "Quale eroina della letteratura sei?"
Ci tengo a mettere in chiaro che amo ogni personaggio femminile che la letteratura descriva, qualsiasi siano le sue caratteristiche e debolezze e che mai mi sognerei di ridurli a semplici stereotipi, come invece viene fatto in questi test.
Detto questo, quanto ad eroine toglietevi dalla testa di essere paragonate a personaggi nettamente sopra le righe come Medea, Cassandra o Antigone.
Sembra infatti che in questi pseudo "test psicologici", mascherati da giochi da spiaggia, passatempo innocui, tutte le donne finiscano irrimediabilmente per essere classificate come Rossella O' Hara, Anna Karenina o Holly Golightly di Colazione da Tiffany.
Di conseguenza: un'arrampicatrice sociale mangia uomini che non esita davanti a nulla, pur di ottenere ciò che vuole che per inciso è Tara (leggi pure come grande casa con grande giardino) più di Rhett Butler. Oppure una provetta suicida che prima si lancia incontro alla passione alla faccia delle male lingue e poi si lancia contro un treno perché sconfitta dalle regole sociali. Per finire potreste anche essere classificate come una donna irrimediabilmente attratta dall'argenteria griffata tanto da desiderare di viverci dentro e disposta a far soldi anche con mezzucci poco chiari, ma in compenso dotata di grande stile.
"Quanto ti intendi di moda?"
Quando arriverete a scoprire che rapporto avete con la moda, senza ombra di dubbio saprete rispondere all'unisono che il classico tubino nero non può mancare nel guardaroba di nessuna donna dotata di un numero sufficiente di sinapsi.
Un test inutile e variabile come la moda stessa, ma che ci assicura di essere sempre impeccabili in ogni circostanza persino ai funerali e davanti al giudice in caso di divorzio.
"Sei una buona madre?"
Al test su quanto più o meno siate considerate madri apprensive, spartane o sciagurate spero, per chi di voi è dotata di prole, che sinceramente non vi facciate prendere dal panico.
Qui il nemico si nasconde dietro ad ogni domanda e che dire di quella trabocchetto su quale sia il modo più giusto per organizzare una perfetta festa di compleanno per i vostri figli?
Mi raccomando prendetelo con leggerezza questo test, ma non dimenticate di darci un occhio, se non altro per non sfigurare con le altre mamme.
Ed ora arriviamo al nocciolo della nostra conversazione, la perla delle perle, il motivo principale per cui sto scrivendo questo post:
"Sei una brava moglie?"
La prima domanda che vi verrà posta nel test è sullo stato d'animo con cui affrontate il momento delle pulizie domestiche, il resto lo lascio alla vostra immaginazione di donne emancipate.
Sei una brava moglie? Sembra il titolo di un manuale per la sposa perfetta scritto per una donna degli anni '50.
No dico, ma stiamo scherzando?
Perché non chiedersi allora se, in quanto creature di sesso femminile, abbiamo portato a termine la nostra evoluzione? Non si sa mai, non è cosa certa che l'uomo e la donna Sapiens abbiano fatto lo stesso percorso evolutivo, e questo dubbio credetemi le donne lo hanno da parecchio tempo, ma per altri motivi.
Potremmo anche chiederci se non sia il caso di reintrodurre il delitto d'onore, casomai non superassimo il test a pieni voti.
Proporre ad una donna di fare un test sulla sua bravura come moglie è come mettere una clava in mano al marito ed autorizzarlo ad usarla. Marito di cui nessuno si chiede se sia bravo o meno.
Vi rendete conto o no, quanto nelle più piccole cose sia chiaro che la parità è lontana anni luce?
Il ruolo a cui la donna è relegata è sempre lo stesso, fatto di conoscenze bon ton, matrimonio e maternità.
Se esce da questo triangolo, dentro al quale è chiusa da sempre, finisce per essere additata, certo non allo stesso modo in cui capitava in epoche precedenti.
Oggi sono usati metodi più sottili.
Non sarebbe politicamente corretto dirle apertamente che il suo posto è in casa a ricamare bavaglini, ma è lecito farle pesare l'assenza da lavoro per maternità.
Non sarebbe proprio cordiale da parte della società chiederle di rinunciare alla sua indipendenza, ma la si spinge a credere fin da piccola che il suo unico sogno sia l'abito bianco.
E che dire delle donne che fanno scelte contro la "morale", di qualsiasi tipo essa sia?
Siamo libere di vestirci come ci pare, di uscire da sole, di contribuire all'economia della famiglia lavorando, ma nel 2015 ci viene ancora proposto un test per scoprire se siamo una brava moglie.
Perché nel 2015 le donne ancora lo fanno quel test, invece di sputarci sopra e indignarsi.
Nel 2015 la stragrande maggioranza delle donne sta per educare le proprie figlie a procacciarsi un marito e badate bene, non un compagno scelto con il quale condividere una parte della propria vita senza l'obbligo che sia così, ma un uomo qualsiasi che le aspetti all'altare e faccia fare loro finalmente quei maledetti, sporchi, desiderati e sudati dieci metri di navata, vestite come principesse.
Sarebbe ora che fosse la mentalità delle donne a cambiare, ma cambiare davvero senza nascondersi dietro a falsi miti di libertà femminile. Altrimenti finiremo per essere come le protagoniste degli spot pubblicitari degli anni '50, quando a renderci felici e a strapparci un sorriso era il tipo di dado giusto per fare il brodo.
E voi che tipo di donne siete? Avete provato qualcuno dei test sopra indicati? Credete di rientrare in quel tipo di caricatura femminile?
Rispondete pure donne del 2015, almeno qui siete libere di dire ciò che vi pare.