L’estate
è già iniziata, ve ne sarete accorti...
Molti di voi sono già a crogiolarsi in pieno relax per godere
del meritato riposo, altri invece stanno facendo il conto alla rovescia e
mettendo a punto la lista delle cose da infilare in valigia.
Avete
controllato bene? Siete sicuri di aver lasciato un posticino per un libro (o
forse anche due chissà!)?
Casomai
siate a corto di idee, ho deciso anche quest’anno di suggerirvi qualche
lettura.
Prendete
carta e penna e segnatevi quella che fa più al caso vostro.
Iniziamo
dal calcio, non quello noto in chimica come metallo, ma lo sport.
Come?
– direte voi – Ancora calcio? Sono appena finiti i mondiali e fra un mese
ricomincia il campionato!
Uno
dei libri che vi sto per consigliare è “George Best. L’immortale” di Duncan
Hamilton ed. 66th and 2nd.
Adattissimo
a chi del calcio proprio non può fare a meno, ma anche a chi ama le biografie.
George
Best è stato un bravissimo giocatore e l’antesignano dei calciatori vip di
oggi.
Una
vita dissoluta, fatta di donne e alcol, insomma un romanzo in piena regola solo
che è storia vera. Fidatevi…
Passiamo
adesso a parlare di una vittoria al femminile tanto attesa.
Dopo quindici anni
il Premio Strega è stato finalmente assegnato a una donna. Helena Janeczek con
il suo “La ragazza con la Leica” ed. Guanda, racconta la storia di un’altra
donna, Gerda Taro, una grande fotografa che il mondo aveva un po’ dimenticato.
Per
chi ama i racconti, vi suggerisco “Olive Kitteridge” di Elisabeth Strout ed.
Fazi, la stessa autrice di “Mi chiamo Lucy Barton”.
In questo caso si tratta di
tanti racconti con un’unica protagonista: Olive, appunto, che con il suo
sguardo attento racconta le vicende di una tranquilla cittadina americana.
Ultimo
autore straniero della lista, Eduard Limonov, personaggio enigmatico e
affascinate. Colto e dalla scrittura sciolta. Si è presentato all’ultimo Salone
del Libro di Torino, oltre che con la guardia del corpo, con una storia autobiografica: “Zona
industriale” ed Sandro Teti.
Concorderete con me che un uomo che si è fatto
dieci anni di carcere in Siberia, qualcosina d’interessante da raccontare lo
deve pure avere…
Passando
agli autori di casa nostra, vorrei proporvi piccole case editrici e almeno un
caso di self publishing.
Per
gli amanti del genere giallo, ci sono le indagini dell’ex geometra Vincenti,
attualmente proprietario di un albergo nella provincia toscana e nato dalla
penna di Maurizio Castellani.
La prima indagine di Vincenti è “La ventiquattrore. Delitto in albergo” ed. Kimerik, ma la serie si è già arricchita di ulteriori avventure.
Se
invece avete voglia di scoprire una scrittura fine ed elegante come quella di Giulietta
Casadei, vi propongo “Pasta fatta in casa” ed. Porto Seguro
che non è un libro
di ricette anche se ha tutti gli ingredienti per suggerirci, come dice il sotto titolo, che nella vita ci
sono infinite possibilità.
In fine, “L’assonometria
del caso” è l’ultima creatura di Chiara Miryam Novelli,
autrice poliedrica che ha già
pubblicato con diverse case editrici e che questa volta
ha provato con il self publishing.
Un giallo psicologico che aiuta a riflettere
sul senso del destino e sull’identità, in un gioco di specchi che riguarda il
mondo interiore dei personaggi, ma anche ognuno di noi. Siamo davvero sicuri di essere unici?
Vi
lascio con questi consigli di lettura, augurandovi delle vacanze che vi donino, perché no, anche il gusto piacevole del rientro.
Buone
vacanza a tutti!