È vero quel che si dice della lettura, che ti permette di viaggiare, conoscere luoghi incredibili e personaggi unici, com'è vero che leggendo ci si perde, si viene trascinati, sospinti in avanti.
Il tempo si distorce, sembra di trovarsi in un'altra dimensione e non è difficile, così concentrati, bucare una fermata dell'autobus o perdere di vista il tabellone, mentre si è in fila in qualche ufficio pubblico.
Il tempo si distorce, sembra di trovarsi in un'altra dimensione e non è difficile, così concentrati, bucare una fermata dell'autobus o perdere di vista il tabellone, mentre si è in fila in qualche ufficio pubblico.
In questo periodo, in cui sto approfondendo la mia conoscenza con Murakami, autore che ho già avuto modo di apprezzare e che consiglio vivamente, non è certo un caso se la popolazione giapponese a Firenze sia aumentata in maniera esponenziale.
Non mi riferisco alla concentrazione turistica nel centro storico, a cui i fiorentini sono avvezzi ormai, ma all'incremento che sto notando in questi giorni, sopratutto di donne e ragazze giapponesi, nella mia zona molto periferica e dovunque io mi trovi.
Sono in tramvia? Salgono giapponesi.
Sono ferma ad un semaforo? Vicino mi trovo una giapponese.
Qualcuno mi cammina davanti? È una giapponese.
Che poi si riconoscono subito anche viste da dietro, vuoi per la corporatura, per il modo di camminare, di portare i capelli, lo stile tutto loro di vestirsi.
Non è facile che un'italiana indossi dei mocassini di pelo maculato, in questa stagione almeno...
Così diventa difficile alzare gli occhi dalla pagina e pensare ad altro. Anche se chiudi il libro ti sembra di essere sempre li, dove hai messo il segno.
Non puoi fare a meno di chiederti se è la storia che ti è entrata dentro oppure sei tu che sei finito nelle sue trame, intrappolato fra le pagine.
Una sensazione non facile da spiegare a chi non subisce il fascino della lettura. È come camminare tra la folla racchiusi in una bolla a tre metri da terra, si è presenti nel mondo reale e allo stesso modo stiamo vivendo le emozioni dell'altro, quello racchiuso nel libro.
Ad ogni modo per scaramanzia stasera eviterò di alzare lo sguardo verso il cielo, hai visto mai che poi saltano fuori anche due lune...Murakami docet
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