About me

Questo spazio nasce con l'intenzione di condividere due mie grandi passioni: leggere e scrivere.
Qui troverete le recensioni dei libri che il destino mette sul mio cammino, quelli che scelgo per istinto in libreria o che mi sono stati consigliati.
Che siano classici o novità non ha importanza, l'importante è mantenere vivo l'amore per la lettura.
In più ogni tanto troverete le mie annotazioni, il mio punto di vista su ciò che mi circonda, ciò che coglie il mio sguardo sul mondo, come fosse un piccolo diario.
Il mio nome è Anna e vi do il benvenuto nel mio grande mondo!

Anna Crisci è nata a Firenze nel 1967, dove vive tuttora.
Autrice di commedie teatrali, scrive recensioni e
consigli di lettura sul sito Firenze Formato Famiglia e gestisce questo blog che è anche pagina Facebook dove tratta,
tra l'altro, di libri e spettacoli teatrali. Con il gruppo
ConsapevolMente si occupa di organizzare eventi per promuovere la figura femminile e la difesa della donna.
Nel 2017 ha partecipato con due
racconti all'antologia tutta al femminile “Squilibri”, edita
dalla Porto Seguro e ha pubblicato il suo primo romanzo "La lista di Clelia" anch'esso edito da Porto Seguro.



giovedì 2 febbraio 2017

"Mi chiamo Lucy Barton" di Elisabeth Strout Ed. Einaudi

L'autrice narra la storia di una donna ma anche di tutte, narra di quanto siano difficili i rapporti familiari e quanto facili le incomprensioni. 


Lucy è costretta a trascorrere un lungo periodo di degenza in ospedale ed è proprio li che, dopo anni di lontananza e silenzio, ha l'occasione di rivedere sua madre che per cinque giorni lascia l'Illinois e la raggiunge per assisterla a New York, della quale la Strout ci regala una bella fotografia. Così la protagonista ripercorre la sua vita, fatta di un'infanzia povera e di un presente diverso da come se lo era immaginato.


La storia di Lucy ci indica una strada, che è quella che dobbiamo trovare dal nostro cuore verso l'esterno, evitando di farci travolgere dalla vita senza che questa ci insegni la lezione più importante: aprirsi agli altri e lasciare che gli altri si aprino a noi, fino a comprendere e ad amare senza giudizio, poiché ognuno è frutto delle sue esperienze, nelle quali rimane invischiato senza possibilità di uscirne a meno che non si cerchi di capire l'altro.


Un libro che si posa sul cuore con la leggerezza di una farfalla che vola via non appena abbiamo trovato la chiave per aprirlo ai nostri ricordi.

Elisabeth Strout è nata nel Maine ma vive da molti anni a New York.
Con la raccolta di racconti "Olive Kitteridge" ha vinto il Premio Pulitzer nel 2009



Nessun commento:

Posta un commento