Per chi non ama i tomi dalle infinite pagine, questo piacevolissimo libriccino ne conta solo centoquindici.
Nonostante sia di lettura veloce, si legge infatti in un boccone, non è superficiale il tema che affronta. Con grande ironia l'autore ci invita a riflettere sulla libertà di stampa, un diritto non poi così garantito come si crede.
Nonostante sia di lettura veloce, si legge infatti in un boccone, non è superficiale il tema che affronta. Con grande ironia l'autore ci invita a riflettere sulla libertà di stampa, un diritto non poi così garantito come si crede.
Giorgio Volpe è un noto scrittore che d'improvviso scopre i non pochi mutamenti nel nuovo assetto sociale della casa editrice per la quale pubblica i suoi libri.
Trovandosi a subire la presenza di due strani personaggi, Aldo e Sergej, nella loro veste di editor, sarà costretto ad ascoltare i "validi" motivi per cui anche i grandi classici vanno modernizzati, tagliati, modificati.
Trovandosi a subire la presenza di due strani personaggi, Aldo e Sergej, nella loro veste di editor, sarà costretto ad ascoltare i "validi" motivi per cui anche i grandi classici vanno modernizzati, tagliati, modificati.
Scorrevole e divertente, ci da conferma di quanto sottile sia il confine tra libertà e imposizione per il "bene comune".
Un'ottima lettura da portare con sé, sui mezzi pubblici o sotto l'ombrellone.
Nessun commento:
Posta un commento